perché il semplice saperlo è un seme; se il terreno è pronto una verità che lo incontra vi si annida e inizia a germogliare

Nel nome del Signore, Dio d’Israel, sia Michael alla mia destra, Gabriel alla mia sinistra, dinanzi a me Uriel, dietro a me Raphael.

E sopra la mia testa la divina presenza di Dio. (preghiera ebraica)

martedì 1 febbraio 2011

Anauel, angelo 63, dei nati fra 31 gennaio e 4 febbraio


Anauel, o Anawe’el è il 63esimo Soffio; è il settimo raggio angelico nel Coro mercuriano degli Angeli Arcangeli guidato dall’Arcangelo Michele, nel quale governa le energie di Mercurio. Il suo elemento è l'Aria; ha domicilio Zodiacale dal 10° al 15° dell'Acquario ed è l’Angelo Custode dei nati fra il 31 Gennaio e il 4 febbraio. I sei Angeli Custodi dell'Acquario, collettivamente, ispirano ai loro protetti amore per la natura, idealismo, apertura mentale, interesse per le innovazioni.
Il nome di Anauel significa “Dio infinitamente buono".


Il dono dispensato da Anauel è l'UNITA', con la percezione di essere UNO, parte indivisa nel TUTTO.
Collaboratore più prossimo dell’Arcangelo Michele (che governa il suo Coro), e angelo mercuriano in un Coro mercuriano, Anauel è "messaggero degli Dei" per definizione; si potrebbe dire che "capta" tutti i messaggi diretti agli Angeli, li media e li distribuisce (tramite le forze lunari governate da Mehiel).
Dice Haziel che Anauel pone in evidenza l’aspetto Celeste che ciascuno reca in sé, pur in un tipo di esperienza esistenziale che dà grandissima parte agli aspetti pratici, materiali, e anche collegati al guadagno. La potente azione mercuriana di Anauel, infatti, ne fa un'energia molto collegata all'estrinsecazione delle ricchezze e anche alla capacità di dare eco (attraverso i mezzi di comunicazione) alle idee e attività delle persone; i suoi protetti possono dunque essere portati a guadagnare molto denaro.
Sempre secondo Haziel questo Angelo mette in azione nel modo più compiuto le energie di Michele, portando all'esteriorizzazione il pensiero del'individuo una volta che questo sia maturo per esprimersi positivamente; purché, ovviamente, ciò sia compatibile con la spirale evolutiva delle persone. Questo processo può trovarsi in una fase di blocco, a causa di errori commessi in vite precedenti: in questo caso, dice Haziel, la preghiera consapevole ad Anuel può sbloccare la situazione in modo molto determinante. I protetti di Anauel sono infine favoriti negli incontri con persone mosse da motivazioni analoghe alle loro, con cui unirsi per realizzare le proprie aspirazioni: cioè con uomini o donne che si trovano in un "programma evolutivo" simile, che si sentiranno indotti a unire le forze per sviluppare insieme le loro esperienze.
Anauel secondo Sibaldi
Nella radice (ayin-nun-waw) del Nome ‘Anawe’el c'è il concetto:
"il nodo che devo sciogliere è nell’aspetto materiale delle cose". Dice Sibaldi: vasto, esigente, impetuoso, l’Arcangelo ‘Anawe’el impone talenti talmente impegnativi, che la maggior parte dei suoi protetti ne rimane sgomenta e addirittura paralizzata a lungo. Da un lato, gli ‘Anawe’el si scoprono fin dall’infanzia animati da intensa spiritualità, alti ideali di purezza, bontà, abnegazione, dal desiderio di una felicità libera e profonda per sé e per tutti; dall’altro, si accorgono sempre più chiaramente di desiderare (e di saper accumulare) la ricchezza materiale (guardata con sospetto da tutte le nostre grandi religioni, vista come incompatibile con le elevate aspirazioni spirituali dell’individuo). Ma non solo: crescendo gli ‘Anawe’el avvertono in sé anche una tumultuosa aggressività, una vera e propria carica di violenza guerriera, e al tempo stesso un’indubbia Energia “terapeutica”: il bisogno cioè di capire, curare, interpretare i mali altrui. Infine, a complicare ulteriormente la situazione, si aggiunge una prepotente vocazione, se non proprio al potere, perlomeno al ruolo di leader, di personaggio pubblico, che impedisce loro di tenersi per sé le proprie contraddizioni: «Risolvile!» sembra ordinare loro l’Arcangelo che li protegge «e mostra alla gente come si possa uscire da un simile labirinto!». A lungo molti ‘Anawe’el tentano di cavarsela reprimendosi, mantenendo cioè le loro forze al più basso livello possibile, che riduca allo stato di latenza almeno una parte di quei loro talenti. Ma è come cercare di nascondere tigri e leoni nell’armadio. Fremono, tumultuano. Quei talenti repressi producono in loro disturbi d’ogni genere, fisici o psichici; danneggiano, anche, le scelte principali della vita – nella professione, nei sentimenti – come se non volessero permettere agli ‘Anawe’el nessuna vera realizzazione, fino a che non avranno fatto i conti con tutti i compiti che sono stati loro affidati. Fare quei conti è molto difficile, sì, ma non impossibile. Si tratta di accettare l’idea d’una vita strapiena ed entusiasmante: il conflitto tra la spiritualità e l’amore per la ricchezza, per esempio, si può risolvere lasciando che l’abilità finanziaria agisca (e metterla in moto è per gli ‘Anawe’el una gioia indicibile), ma per accumulare capitali non per sé stessi, quanto per qualche impresa utile a molti. E se l’Energia “terapeutica” avrà preso la forma della vocazione per la medicina, l‘Anawe’el creerà cliniche, ospedali o finanzierà coraggiosamente le proprie ricerche; se invece avrà preso la forma d’una vocazione teatrale, l’‘Anawe’el diverrà una star estremamente combattiva, che come tale potrà favorire iniziative benefiche o sostenere forti e luminosi ideali. Quanto all’aggressività guerriera può tornare utile anch’essa, come impeto per estendere sempre di più la propria sfera d’azione: per superare ostacoli e infondere vigore nei propri collaboratori. È un programma troppo ambizioso? Sì, per un io che tema di mettersi in gioco e che si preoccupi di se stesso – della propria purezza, bontà e mitezza – più che del benessere del suo prossimo. Qui infatti è la chiave: ciò che può frenare o complicare le immense possibilità degli ‘Anawe’el è il suo egoismo, che rimane tale anche quando si maschera di modestia o umiltà. Una volta che siano riusciti a eliminarlo alla radice, nulla e nessuno li fermerà più. Ma tengano presente, gli ‘Anawe’el, che non verrà loro perdonato nessun compromesso. Come sappiamo, ogni Angelo trasforma in rischi o difetti le qualità che i suoi protetti hanno avuto in sorte e che non usano: e l’Arcangelo ‘Anawe’el non solo non fa eccezione, anzi, si segnala per speciale durezza. L’‘Anawe’el Franz Schubert, per esempio, volle vivere ritirato, dedito soltanto alla sua dolcissima musica, e più volte gli capitò, tutt’a un tratto, di abbandonarsi a eccessi di violenza, quando in qualche locale pubblico qualcosa gli dava ai nervi. Il presidente americano Roosevelt (‘Anawe’el anche lui) usò magnificamente i suoi talenti di leader, di economista, di promotore di ideali e di stratega, salvando l’America dalla Grande Depressione e contribuendo a salvare il mondo dal nazismo: ma trascurò la sua Energia “terapeutica” e fu poliomielitico. Clark Gable fece capolavori con la sua Energia “terapeutica” nel cinema, impiegò la propria aggressività come carburante per la conquista del successo, affascinò le folle, accumulò moltissimo denaro, ma trascurò la componente altruista e fu tormentato per decenni da un’avarizia ossessiva nevrotica, ossessiva. Un ‘Anawe’el felice fu invece Rabelais, che fece proprio di tutto: dapprima francescano, poi medico, poi curato (ovvero ricco leader locale, alla sua epoca) e al tempo stesso maestro di pensiero del Rinascimento francese, e narratore, guarda caso, di storie di titani irruenti, come Pantagruel e suo padre Gargantua.
Conviene dunque rimboccarsi le maniche e non intimidirsi dinanzi a nessun lato di se stessi. Ai giorni nostri, ciò che più frena gli ‘Anawe’el è probabilmente il timore che nutrono verso gli elementi aggressivi del loro carattere (e che appaiono loro tanto più agghiaccianti quanto più li reprimono); ma sarebbe relativamente semplice placarli: sfogandoli per esempio in qualche arte marziale, o nel tiro con l’arco. E semplicemente rendendo omaggio in tal modo, un paio di volte a settimana, a quel loro animal spirit, otterrebbero l’effetto di rischiarare l’orizzonte delle proprie profonde esigenze e vocazioni: perché non provare? Poi si potrebbe proseguire risvegliando l’Energia Yod, e poi approvando e cominciando a mettere all’opera la propria voglia di ricchezze, e poi tutto il resto verrà certamente da sé.
Qualità di Anauel e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità sviluppate da Anauel sono sensibilità, generosità, amore universale, tolleranza, capacità di offrire mutuo soccorso; logica e capacità comunicative; spiccate capacità commerciali. La preghiera all'angelo dona protezione dagli incidenti e guarigione nelle malattie, pace, guadagni materiali.
L'angelo dell’Abisso a lui contrario si chiama Toxai; rappresenta falsa saggezza e rovina materiale. Infonde egoismo, incontentabilità, ispira tutti coloro che si rovinano con le proprie mani, perdendo pace, benessere e salute a causa di comportamenti sbagliati.
Meditazione associata al Nome: apprezzamento
La meditazione su questo Nome si fonda su una premessa importante: tutto quello che diamo per scontato perde valore ai nostri occhi; per questo un bicchier d'acqua non vale niente, ma se l'acqua ci mancasse tutto l'oro del mondo non basterebbe a pagare quel sorso che ci salva; lo stesso vale per la salute, la sicurezza delle persone care eccetera. E' solo diventando coscienti dell'apprezzamento dovuto alle cose più banali che diventiamo davvero ricchi. Meditazione: ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: percepisco la gratitudine e l'apprezzamento per ogni cosa che mi è concessa. Pervaso da questa consapevolezza comprendo tutte le ricchezze che benedicono la mia vita e mi sento ricco.

Esortazione angelica
Anauel esorta a riconoscere il valore delle richhezze su tutti i piani e ad operare per moltiplicare le ricchezze spirituali nella Società.

Giorni e orari di Anauel
Se sei nato nei giorni di reggenza di questo angelo, Anauel è sempre in ascolto per te; ma in particolare le sue energie si schiudono nelle date del tuo compleanno e negli altri 5 giorni che ti sono dati dal calcolo della Tradizione. Suoi giorni di reggenza sono anche: 11 marzo, 23 maggio, 7 agosto, 19 ottobre, 30 dicembre; ed egli governa, ogni giorno, come "angelo della missione", le energie dalle h. 20.40 alle 21.00. Assiste perciò, in particolare, anche i nati in questi giorni e in questo orario, in qualunque data di nascita, ed è questo l'orario migliore in cui tutti lo possono invocare. Il versetto dai Salmi rivolto specificamente a Anauel è: Servite Domino in timore et exultate ei cum tremore (Sal.2,11 - Servite nel Signore con timore ed esultate in lui con trepidazione).

Corrispondenze con le simbologie degli Arcani maggiori
A ciascuna delle 22 lettere ebraiche sono associati dei numeri, dunque ad esse possono venire associate anche corrispondenze con le relative simbologie dei 22 Arcani maggiori dei Tarocchi; questo può essere interessante per chi desidera interrogare questi simboli sul solo piano di vero interesse: quello cioè dell'introspezione psicologica. Mentre le lettere ebraiche si leggono da destra a sinistra, però, i corrispondenti Tarocchi vanno letti da sinistra a destra. In questo caso, dunque la radice (ayin-nun-waw) di questo Angelo (invertendo la posizione delle lettere della radice) risponde alla configurazione: la Torre-la Temperanza-l'Innamorato.
Da questo si può trarre una riflessione che nasce dalle domande poste da questi Arcani: Chiede la Torre (apertura, emergere di quel che sta rinchiuso): con chi, o con cosa, sto rompendo? da quale prigione mi sto liberando? quali energie si sbloccano dentro di me? quale festa mi attende? Chiede la Temperanza (protezione, circolazione, guarigione): cosa mi protegge? quale rapporto devo mantenere con me stesso? cosa devo curare? Chiede l'Innamorato (unione, vita emozionale): quale scelta devo operare? in quale relazione, o relazioni, sono attalmente coinvolto? qual è il mio stato emozionale?

CORI DI APPARTENENZA E ARCANGELI DI INFLUENZA
Rimando infine al Coro e alle energie arcangeliche che dispensano influenze ai nati fra il 31 gennaio e il 4 febbraio. L'angelo Anauel appartiene al Coro degli Angeli Arcangeli guidato dall’Arcangelo Michele. A questa decade in particolare (31 gennaio-9 febbraio), sovrintende poi l'Arcangelo Raziel, il quale governa anche, complessivamente, il segno dell'Acquario. Con questi link vi reinvio a tali entità angeliche: i nati in questi giorni sono invitati a consultarle, insieme a quella del loro Angelo Custode Anauel. Infatti anche le energie di questi Arcangeli sono al loro fianco; infine bisogna ricordare che una specifica influenza sulla persona è esercitata anche dall'Angelo che aveva reggenza nell'orario della nascita.
Cambiando argomento
Cambiando argomento, ma non troppo, i "santi laici" di questa settimana sono: Carlo Ala (guardia notturna), Emanuele Notarbartolo (Sindaco), Filippo Raciti (poliziotto).


6 commenti:

  1. è troppo significativo:ti fa capire tutto degli angeli e dell'amore dll'amicizia

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  2. Pourrait on avoir une traduction en francais?
    Se puede tener una traduction para este pagina por favor? en frances (judgie_91@hotmail.com)

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    1. vous pouvez utiliser google translate ...

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  3. Veramente utile. Mi trovo in pieno e mi ha dato delle buone indicazioni

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  4. Roosevelt e Rabelais non appartenevano all'angelo Anauel;il primo apparteneva all'angelo Iahhel ed il secondo all'angelo Damabiah.

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  5. Anzi Rabelais dovrebbe effettivamente appartenere all'angelo Anauel essendo nato il 4 febbraio(secondo la maggior parte delle fonti).

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