perché il semplice saperlo è un seme; se il terreno è pronto una verità che lo incontra vi si annida e inizia a germogliare

Nel nome del Signore, Dio d’Israel, sia Michael alla mia destra, Gabriel alla mia sinistra, dinanzi a me Uriel, dietro a me Raphael.

E sopra la mia testa la divina presenza di Dio. (preghiera ebraica)

sabato 25 dicembre 2010

Arcangelo GABRIELE e Coro degli Angeli Angeli

POTENZA DELLA FERTILITÀ E DELLA PROCREAZIONE A CAPO DEL CORO DEGLI ANGELI ANGELI
La sede di Gabriele, Potenza della Fertilità e della procreazione, è la nona Sephira o Turbine LUNA - YESOD. Il suo Nome, layrbg גבריאל, significa "Forza di Dio"; "parola di dio", "opera di Dio".
Gabriel rappresenta lo Spirito Santo (Lc.1:35), ma anche la seconda Persona della Trinità perché il Figlio è Potenza del Padre. Il suo nome גבריאל‚ è composto da גבר‚ potente, da י simbolo della mano che indica il possesso, e da אל che significa “Dio Altissimo”; si interpreta sia “Dio (è) la mia potenza”, sia “la Mano della Potenza Divina”. E' “il Forte, l'Invincibile (angelo) di Dio” che dice di sé: “Io sono Gabriel, alla Presenza di Dio io sto” (Lc.1:19).
E' questo l'Arcangelo della rigenerazione e del nostro inconscio; presiede la sfera di Yesod-Luna il cui compito principale è di assegnare la vita all'individuo; infatti è lui che assiste l'uomo nei nove mesi di gestazione. L'arcangelo Gabriele e i suoi angeli sono appunto i più vicini a noi quando ci riferiamo al mondo materiale, si occupano della fecondazione e della cristallizzazione, e trattano essenzialmente il circolo esistenziale nascita-vita-morte.
Gabriele conferisce misericordia, verità e indipendenza. Aiuta a cambiare le cattive abitudini, rafforza la purezza dei sentimenti. Elimina il ripensamento e attiva la memoria. Concentra gli impulsi provenienti dalle Sephire che lo precedono, di tutti gli altri Arcangeli, per convertirli in immagini all’interno degli umani. Successivamente ridistribuisce l’energia elaborata dalle nostre esperienze ai rispettivi centri arcangelici dai quali essa promana.
Per questo la Luna (suo Turbine di appartenenza) rappresenta per l’uomo il subconscio e centralizza tutto ciò che la nostra personalità ha elaborato nell’arco delle sue Vite. In altre parole, è il ricettacolo del nostro vissuto personale. Tali pulsioni vengono integrate all’organismo umano grazie a particolari centri ricettivi (cioè i chakra, il cui nome significa "ruota").
Gli 8 Angeli al comando di questo Arcangelo vivono nel mondo astrale come loro mondo naturale e agiscono sul Mondo Etereo; gli Arcangeli vivono, invece, il Mondo Mentale come loro mondo naturale ma agiscono sul Mondo Astrale. Il Coro degli Angeli-Angeli stimola l'attività sensoriale, di immaginazione e di concretizzazione delle idee. Queste energie angeliche si invocano dunque per avere un rapporto più armonioso con il mondo esteriore; perché aiutino a sviluppare l'immaginario, ad armonizzare i sensi, a concretizzare il lavoro e le idee. Miriadi di Angeli operano sotto le loro direttive. L'attività di questi angeli lunari è un continuo trasmettere di energie: verso il basso, per quanto riguarda l'energia vitale, e verso l'alto per quanto riguarda le nostre esperienze. 

Secondo Haziel la Sfera Energetica della Luna (cioè la Sephira YESOD) svolge dunque la funzione di una sorta di "televisore cosmico", in quanto l’Arcangelo Gabriele concentra in essa la totalità delle pulsioni provenienti da tutti gli altri Centri emittenti energia (ossia da tutte le altre Sephire) per convertirli in immagini interiori. Come la luna è definita da luce riflessa, così il Mondo Etereo è definito il riflesso dei Mondi Superiori (o Mondo delle Idee). Il Mondo Etereo ci unisce con i Mondi Superiori con un continuo flusso di correnti cosmiche, le sette correnti dei Mondi Astrale e Mentale. La distribuzione dell’energia dispensata dall’Arcangelo Gabriel e dai suoi Angeli è a carico dei 28 Angeli lunari, al fine di modulare l’emanazione secondo la gradazione d’intensità delle Lune Nuove, delle Lune Piene e dei Quarti.
Gabriele, Arcangelo delle Acque, di tutte le Creazioni e Riproduzioni, e dell’Immaginazione creatrice, invita a chiedere di illuminare le tenebre interiori e a destare in sè l'immaginazione e il pensiero creatore necessari per portare a compimento i propri progetti.
CORO ANGELICO
Gabriele presiede al Coro degli Angeli Angeli, i quali rappresentano la sfera spirituale più vicina (sovrapposta diremmo) a quella umana e operano, quindi, direttamente sulla nostra natura energetica e spirituale.

venerdì 24 dicembre 2010

Arcangelo MICHELE e Coro degli Angeli Arcangeli

POTENZA DELL'INTELLETTO A CAPO DEL CORO DEGLI ANGELI ARCANGELI
La sede di Michele, Potenza dell'Intelletto, è l'ottava Sephira, o Turbine MERCURIO-HOD. Il suo Nome (Mikael, o Ma-Ha-El) significa "simile a Dio"; o "chi è simile a Dio?"
Questo Arcangelo rappresenta infatti la Trinità di Dio già nella tradizione ebraica; Dio Uno e Trino (Giov.1:1), e anche la prima Persona della Trinità: il Padre. Il nome מיכאל è composto da tre parti.
La prima, מי Mi, “Chi?”, designa la suprema essenza divina (Zohar): indica Dio prima della Creazione, “Colui che è”; il Creatore del firmamento (Is. 40:26; cfr. Ap.3:14). La parte centrale, la lettera כ, (K, kaph), “come”, ha valore di assimilazione e di uguaglianza e insieme di distinzione; designa il Verbo, il Figlio Creatore in virtù dell'Onnipotenza e Amore del Padre. La terza parte אל, “Lui l'Altissimo”, indica Dio Padre.
Anche in sanscrito Maha significa "grande" e El sta per Dio.


L'Arcangelo Michele, o San Michele Arcangelo, è da sempre amatissimo, molto conosciuto e venerato, in quanto entità a capo delle schiere angeliche (Ap.12:7): chiamato anche Firmamento delle Stelle (Is.40:26) (il firmamento è considerato il suo stesso corpo) è l'immane energia che schiera costantemente tutte le Forze angeliche nella lotta contro le Forze del Male. Con la sua spada trafigge il drago e squarcia il buio, sconfiggendo le tenebre; è dunque il protettore dalle insidie delle forze oscure. Nel canone romano arcaico è chiamato “il Santo Angelo”, con un singolare collettivo che ricomprende in sè tutti i santi angeli.
Suoi archetipi sono tutte le figure mitiche che sfidano, e sconfiggono, il drago. Il suo ruolo centrale di capo delle armate Celesti ne fa il vincitore della Bestia e il vincitore per eccellenza di tutte le battaglie.
 Il suo aspetto di guerriero vittorioso gli vale la devozione di tutti gli eserciti, dai tempi più arcaici fino ai giorni nostri. Nella tradizione cristiana, dalla visione con cui apparve a Costantino prima della battaglia contro Massenzio (mostrando la croce fiammeggiante con la scritta "In hoc signo vinces"), a quelle con cui pretese da Lorenzo di Siponto la "Celeste Basilica" nella grotta del Gargano, Michele giunge fino a noi come Principe delle Milizie Celesti, Guerriero e Difensore della Luce, solitamente raffigurato nell’atto di imporre il proprio controllo (K) sulle forze del Male e del Caos. La lettera כ (K, kaph) è appunto il geroglifico del potere, del possesso, dell’afferrare...: cioè del comprendere.
Ma tutti gli Arcangeli hanno nella loro indole un forte elemento K, cosa molto importante da ricordare.
Questo non simboleggia solo la loro potenza ma ci ricorda che è loro compito, tra le Gerarchie celesti, proprio capire (e far capire), cioè accerchiare, (dal latino comprehendere) per poter infine annientare, togliere di mezzo. Così anche noi, inevitabilmente, per poter andare oltre, possiamo superare (togliere di mezzo) solo quanto abbiamo, prima, veramente compreso.
Invocazione di Rudolf Steiner all’Arcangelo Michele
Michael, prestami la tua spada: armami perché io possa vincere in me il Drago.
Riempimi della tua forza perché possa prevalere sulle Forze che vogliono paralizzarmi.
Agisci entro di me perché splenda la luce del mio Io, così ch’io possa compiere azioni degne di te, Michael.
CORO ANGELICO
L'Arcangelo Michele presiede al Coro degli angeli Arcangeli, i quali sono i custodi degli archetipi divini e sovrintendono direttamente all’attività degli angeli posti a custodia di ogni singolo archetipo – elemento - creatura. Riguardo all'umanità, dice Haziel che è loro compito stimolare in modo precipuo il nostro senso pratico. Secondo l'antroposofia essi hanno anche il compito più vasto di coordinare armonicamente la vita del singolo con quella di collettività più grandi, favorendo ad esempio la connessione fra le persone con i popoli, le razze e l'umanità intera.


giovedì 23 dicembre 2010

Arcangelo HANIEL e Coro degli Angeli Principati

POTENZA DELL'AMORE E DELLA BELLEZZA A CAPO DEL CORO DEGLI ANGELI PRINCIPATI, DOMINA LE COSTELLAZIONI DEL TORO E DELLA BILANCIA
La sede di Haniel, Potenza dell’Amore e della Bellezza, è la settima Sephira o Turbine VENERE – NETZAH.
Haniel significa "Dio benevolo" o "Grazia di Dio".
L’Arcangelo Haniel e gli Angeli del suo Coro esaltano e magnificano la realtà materiale, per renderla desiderabile agli Uomini in cerca di esperienze. Haniel amministra infatti l'energia del desiderio, che genera il nostro concreto interesse per ogni cosa e ci induce alla seduzione. L’Amore concesso da Haniel, infatti, infonde il desiderio di incorporare ogni cosa in noi stessi, ovvero di possedere tutto e di goderne. Questo è l’amore che scaturisce dalla conoscenza del mondo materiale; non è ancora dunque una conoscenza globale, bensì solo quella che penetra in noi per via sensoriale, e che suscita poi compiacenza o ripugnanza per l’oggetto conosciuto, e apre così la via verso la scoperta del mondo.
Nella sua fase involutiva questo stimola l’interesse nella persona che punta alla mera conquista del mondo materiale: e da quel momento essa si precipita con determinazione verso l’attuazione dell’esperienza programmata dal suo Ego. Non è ancora un desiderio "elevato", ma questa brama di possedere il Mondo origina anche la sete di conoscere, perciò è di portata fondamentale per l'evoluzione dell'individuo. Quando poi egli si trova nel riflusso della vita che finalmente lo orienta verso la realtà spirituale "Haniel parimenti lo sprona per proiettarlo in alto, sulle vette, quasi fosse una freccia". Questo Arcangelo perciò non rappresenta certo solo l’Amore e il desiderio per quel che si colloca nella materia, ma anche per ciò che è divino. Egli dispensa le energie che suscitano e placano la sete di conoscenza, e il suo impulso consente di utilizzare, nell’uno o nell’altro senso, le acque dell’eccedenza di energia che proviene dalle potenze celesti.
In tal modo, pur prendendo le mosse dal desiderio ancora confuso di voler tutto possedere e sperimentare, conduce infine verso la comprensione che la vera e sola Realtà è Unione: alla fine del percorso sapremo che quanto appare separato e diverso è destinato a unificarsi, a rivelarsi come Unità, a “essere UNO”.
Haniel, Arcangelo del Divenire, della Bellezza, della Salute, della Longevità, esorta a chiedere il dono della vera Bellezza cui è data prevalenza su ogni cosa, per poter realizzare con pieno successo i propri progetti.
CORO ANGELICO
L’Arcangelo Haniel preside al Coro degli Angeli Principati: si tratta delle entità protettrici dei culti spirituali, stabiliscono i legami tra creatura e Creatore, sono i cosiddetti ‘ponti’ tra l’immanenza della materia e la trascendenza dello Spirito.


mercoledì 22 dicembre 2010

Arcangelo RAFFAELE e Coro degli Angeli Virtù

POTENZA DELLA VOLONTA’ E DELL'ELEVAZIONE, A CAPO DEL CORO DELLE VIRTU', GOVERNA IL SEGNO DEL LEONE E LA DECADE 13-22 Agosto
Io sono Rafael, uno dei sette angeli che stanno alla Presenza della Maestà del Signore” (Tb.12:15). La sede di Raphael, Potenza della Volontà e dell'Elevazione, è la sesta Sephira, o Turbine SOLE-TIPHERET.
Il suo nome (RAPHAEL o RAFAEL, Resh – Aleph – Pe’– Aleph – Lamed) significa "Guarigione di Dio" o "Dio guarisce".
E' questo l’Arcangelo dell’intelligenza, la Potenza che ci permette di scegliere il nostro modo di vivere e determinare la nostra esistenza. Il suo nome רפאל, composto da רפא, “medicina”, “guarigione”, e da אל, “Dio”, dice che egli è “il Medico divino, Colui che guarisce da ogni male”. Rafael rappresenta infatti la Sapienza, la Medicina e l'Amore Divini; invia raggi di guarigione dove 'è necessario, sostiene la ricerca scientifica e i mezzi di comunicazione.
Poiché il suo elemento è la Terra, Raffaele presiede ai domicili zodiacali della Vergine, del Toro e del Capricorno. Secondo l'astrologia tradizionale, la costellazione della Vergine è dominata dal pianeta Mercurio. Anche nella tradizione cabalistica Raphael è associato a Mercurio, che governa nella sua totalità. E secondo un connubio che affonda le radici nel passato più remoto, come Raffaele è l'Arcangelo della guarigione, anche per i greci Mercurio era il Signore della Medicina. Nelle antiche raffigurazioni Mercurio tiene in mano una verga dal tocco risanante, dall'importante significato occulto: su di essa si attorcigliano due serpenti, i quali si fronteggiano in alto, senza mai toccarsi, attraverso sette spirali (che a loro volta corrispondono ai sette chakra); l'unico punto in cui si toccano, con le code, corrisponde al coccige, che è sede dell'energia vitale. La verga nel suo complesso, infatti, rappresenta la spina dorsale dell'uomo, mentre i due serpenti sono i due sistemi nervosi (il vago e il simpatico), ma anche le energie eteriche che, secondo l'Ayurveda, scorrono nei canali Ida e Pingala. Questo simbolo veneratissimo è sigillo ancora oggi dell'Ordine dei Medici e dei Farmacisti.
Raffaele dispensa guarigione e sapere; controlla l'energia elettromagnetica, o vitalità eterica (il prana); è inoltre il custode dell'intelligenza e della conoscenza applicata alla materia, cioè della ricerca scientifica, ed è a capo delle innumerevoli schiere di Angeli guaritori, che hanno il compito di dispensare l'energia risanante a coloro che ne fanno richiesta invocandoli. E' un'entità molto potente, cui tutti gli altri Arcangeli richiedono di accordare l’energia necessaria alle realizzazioni materiali invocate dai loro protetti. Sul piano cosmico, infatti, questo Arcangelo ha il compito di introdurre il Pensiero Divino nel mondo tangibile.
Raffaele, con i suoi Angeli Solari, fà si, anche, che le esperienze che non intaccano la nostra Coscienza vengano registrate, impresse nel nostro sangue e assimilate al processo post mortem. In altre parole custodiscono in noi tutto il sapere acquisito nelle nostre trascorse vite ed esperienze, perché divengano nutrimento evolutivo e parte della memoria cosciente. A lui si attribuisce anche la "Tavola Smeraldina" che diede all'Uomo le leggi immutabili del sapere occulto. Nel corpo umano è rappresentato dal cuore e collabora con gli Arcangeli Michele e Gabriele nella creazione del sangue. Le sue vibrazioni hanno un colore violetto derivato dall'unione del rosso e del blu che corrispondono rispettivamente, appunto, a Michele e Gabriele, le cui energie trovano una sintesi in Raffaele.
Raffaele ha il compito di alimentare e di purificare i desideri e rappresenta anche la Volontà, forza direttamente emanata dall’Arcangelo Metatron: grazie a Volontà e Coscienza (cioè all’associazione Spirito-Anima) egli esercita l'influsso atto a conseguire un'evoluzione armoniosa. Invocandolo l'Uomo ottiene piena realizzazione ai progetti del proprio vero Sè; a lui dobbiamo chiedere di far sì che il nostro vero Sè sia in grado di farsi ascoltare.
CORO ANGELICO
Raffaele governa il Coro delle Virtù. Nell'ordine classico, gli spiriti della "terza Sfera", cioè gli Angeli dei tre ultimi cori - Principati, Arcangeli e Angeli - sono anche i più vicini agli Uomini, quelli che specificamente li guidano nella vita e li assistono nel momento della morte. Nella seconda Sfera le Virtù, anche chiamate Fortezze, sono uguali ai Principati ma volte non ai singoli quanto alle comunità umane. Il loro dovere è quello di osservare e guidare i gruppi di persone, le comunità e le associazioni come le popolazioni. Il loro nome significa coraggio saldo e intrepidità in tutte le attività, un coraggio potentemente teso all'imitazione di Dio e che mai si stanca di accogliere le illuminazioni donate dal Principio divino. Sono come lampi di luce che ispirano alle diverse culture le intuizioni dell'Arte e della Scienza. Dispensatori di Grazie, definiscono inoltre l’archetipo, in termini di qualità specifiche, dell’elemento creato. Stabiliscono pertanto le caratteristiche proprie dell’elemento: attribuiscono la forma, il colore, la dimensione, il profumo, la temperatura. Dopo aver ricevuto il loro impulso l’elemento è pronto per scendere nei piani della materia, e lì a manifestarsi in qualunque forma, dal microrganismo alla galassia.

martedì 21 dicembre 2010

Arcangelo CAMAEL e Coro degli Angeli Potestà

POTENZA DELLA GIUSTIZIA E DELLA GRAZIA, A CAPO DEL CORO DELLE POTESTA', GOVERNA IL SEGNO DELL'ARIETE E LA DECADE 21-30 MARZO
Sede di Camael (o Kamael, o Samael), Potenza della Giustizia e della Grazia, è la quinta Sephira o Turbine MARTE-GUEBURAH. Il suo Nome significa "Rigore di Dio".
Nell’Albero della Vita il vortice di CAMAEL si colloca dopo quello di TSADKIEL–HESEDIEL.
Diversamente dal gioviale Hedediel, Camael è l’Arcangelo che amministra in modo inflessibile la giustizia di Dio, viene definito anche “Severità di Dio”, “Mano destra di Dio”, "Signore del Karma".
Corrisponde all’archetipo di Marte e, come suggerisce il suo nome, rappresenta anche la capacità di agire con forza e determinazione. Protegge dai pericoli. Dona coraggio, forza, decisione, equilibrio. E' l’Arcangelo della Giustizia, ovvero della Legge, ma anche della volontà e della riuscita. Nella Bibbia le forze guidate da Camael sono fra quelle che causano l’espulsione dell'Umanità (Adam) dal Paradiso Terrestre (retto da HESEDIEL) dopo che essa cede ai richiami degli Angeli dell’Abisso. Questo Arcangelo esprime così la legge del "guadagnarsi il pane con il sudore della fronte": sancisce la verità evolutiva per cui l’Opera Umana è ottenuta al prezzo dello sforzo sostenuto, e perfino della sofferenza. In conformità a questa via egli è incaricato di ricondurre l’Umanità alla riconquista del Paradiso tramite l'applicazione e il lavoro. Introduce infatti alla Conoscenza delle Leggi del Mondo non per illuminazione improvvisa, ma tramite l’esperienza del loro funzionamento, che dovrà rivelare l’essenza del Male, ovvero di ciò che accade se si opera in contrasto ai disegni divini.

La contropartita dell’Arcangelo Camael porta il nome di 'Lucifero', cioè di un impulso dannoso per l’Uomo emanato da un sotto-mondo che, agendo in contrapposizione alle norme celesti, finirà con l’autodistruggersi; eppure che ha anch'esso il proprio scopo: in una certa fase anche la sua forza concorre al processo di perfezionamento evolutivo. Camael preme affinché l’individuo abbandoni la pienezza di ogni vita facile per affrontare l’esperienza dello sforzo di plasmare la materia, in vista di una creazione: possiamo dire che la sua azione approfitta dello scatenarsi dei desideri per orientare l'uomo verso una forte appetenza creativa, affinché egli stesso divenga Creatore, e non semplice creatura. In questo processo, egli fa sì che la Legge Divina venga infine compresa e incorporata dall'uomo; nello stesso tempo porta Giustizia vanificando il Male, eliminando ciò che è contrario a tale Legge.
CORO ANGELICO
Camael governa il coro delle Potestà, le Potenze che caricano ogni elemento creato dell’energia vitale più consona alla propria specie: le loro energie praticamente formano i corpi sottili, infondono il "prana" portatore di vita, modellano l’aura che prelude all’espressione del Sè e difendono dall’attività eversiva delle forze del Male.
Mentre con le Virtù impariamo a conoscere la nostra natura più profonda, le Potestà ci guidano ad eliminare tutto ciò che non è conforme a questa identità. E' la stessa guerra narrata nella Bhagavad Gita, contro le illusioni e le tendenze negative, necessaria per permettere alla luce interiore di esprimersi pienamente. C'e’ un enorme lavoro da compiere per sviluppare il necessario coraggio e la forza di combattere, e capita spesso che il necessario dinamismo venga meno. In questi momenti le Virtù risvegliano l'attitudine ad affrontare gli ostacoli e a condurre un lavoro di purificazione, mentre le Potestà sono responsabili del lavoro alchemico di trasformazione dell'essere: completano il processo aiutando a sviluppare coraggio, forza introspettiva, capacità di condurre una guerra interiore e di affrontare con Fede le difficoltà psicologiche e materiali.

lunedì 20 dicembre 2010

Arcangelo HESEDIEL e Coro degli Angeli Dominazioni

POTENZA DELLO SVILUPPO e DELLA PROSPERITÀ A CAPO DEL CORO DEGLI ANGELI DOMINAZIONI
La sede di Hesediel, Potenza dello Sviluppo, della Prosperità e dell'Esuberanza, è nella quarta Sephira o Turbine GIOVE - HESED. Il suo Nome Hesediel (o TsadkieL, o Zadkiel, o Zahd Kee El, o Ezechiele) significa "Favore di Dio".
Nell’Albero della Vita il Turbine Hesed si trova in quarta posizione: mentre la forza evolutiva emanata dai precedenti Turbini KETHER – HOCHMAH – BINAH è primariamente la Volontà (Volontà-Volontà, Volontà-Amore, Volontà-Sapere), dal Turbine HESED si sprigiona il desiderio imperioso. In altre parole Hesediel (figlio del Pensiero Divino trasmesso da Metraton, Raziel, Binael) è il frutto dell’intelligenza ma la sua forza generatrice determina l’insorgere del desiderio volto a mettere a frutto il seme della Volontà Divina nel dominio dei sentimenti.
Insieme alle Dominazioni, questo Arcangelo conferisce dunque l'energia che sprona alla conquista della felicità più ampia; con questo spinge anche al possesso, esaudisce e favorisce le acquisizioni materiali.
E' l’Arcangelo che concede la pienezza materiale e la ricchezza: nella vita quotidiana è portatore di condizioni di benessere, soddisfazione, vita agiata ed euforia; aiuta ad ottenere credito, ricompense materiali, crescite nella scala sociale. E' associato a Giove (il pianeta dell'espansione e della Gioia) e, sotto il profilo astrologico, non per niente il punto in cui si situa questo pianeta (sede simbolica di Hesed) è il punto di riuscita.
L’invocazione a Hesediel favorisce lo sbocciare di tutti i lati del carattere legati alla Gioia (termine che, insieme a "gioviale", attribuito alle persone serene e sorridenti, discende appunto da Giove). Grazie a lui i nostri desideri possono trovare compimento: sono favoriti il successo, la realizzazione dei progetti, il coronamento delle ambizioni.
Per i nati sotto la stella di questo Arcangelo, i rischi connessi a tanta abbondanza possono essere favori tali (per esempio un'abbondanza materiale non sempre meritata, o perfino eccessi di guadagno, a volte nell'incapacità di riconoscerne il valore) da indurre l'individuo a concentrarsi troppo sull'Avere, perdendo di vista la fonte della vera Gioia. Se tale circostanza si produce, i "Figli di Hesediel" (cioè gli Arcangeli delle Sephire successive) saranno incaricati di ristabilire l’ordine: un processo di assestamento da parte dell'Arcangelo Camael (Rigore di Dio) e di Raffaele (Guarigione di Dio) può introdurre nel destino della persona una sorta di "riordino" karmico, ricorrendo in particolare alle energie di Geburah–Marte. Infatti, poiché sulla distanza questo Arcangelo è apportatore di Giustizia, egli dona, ma anche guida verso esperienze capaci di trasformare, cioè tali da condurre alla rinuncia del superfluo, di ogni forma di futile sovrabbondanza. Beneficiando della sua grazia, l'Uomo deve dunque cercare di conquistare l’Equilibrio.
CORO ANGELICO
Riguardo alle energie del proprio Coro, Hesediel governa le Dominazioni, cioè le Potenze che stabiliscono i confini entro i quali l’elemento creato potrà agire, nel pieno rispetto delle leggi stabilite in precedenza dai Cherubini. Se la nuova creazione rispetterà tali confini, interagendo armonicamente, con gratitudine e condivisione, le Dominazioni le infonderanno fiducia, percezione dell'abbondanza e profonda gioia. In caso contrario, qualora emerga ingratitudine e incapacità di riconoscere i doni ricevuti (nonché le responsabilità che vi sono connesse) esse vengono comunque in soccorso, aiutando la persona a comprendere che tutte le cose sono in abbondanza: cioè che, se pensiamo ci manchi qualcosa, noi stessi siamo ciechi nel non vedere o incapaci di accettare perché chiusi, e accecati dalla sfiducia.
Infatti "l'Amore dà, la Fede riceve": la fede dunque è estremamente importante, perché se non sappiamo ricevere non sapremo neanche dare. Il lavoro specifico che si può svolgere con le Dominazioni è appunto sviluppare la fede, la fiducia in sè stessi e nella vita, la capacità di aprirsi e di ricevere dal mondo circostante, per diventare capaci di donare.

domenica 19 dicembre 2010

Arcangelo BINAEL e Coro degli Angeli Troni

POTENZA DEL PENSIERO CONCRETO A CAPO DEL CORO DEGLI ANGELI TRONI, DOMINA LA COSTELLAZIONE DEL CANCRO
Sede di BINAEL è la terza Sefirah (Binah), o il Turbine SATURNO - BINAH.
Il suo nome significa "Dio mia verità", o "visione di Dio".
Suo nome mistico è TSAPHKIEL (Tsade-Phe-Qof-Yod-Aleph-Lamed). In questo nome la Forza cristallizzante dello Tsade genera il Phe, segno della Parola Creatrice, capace di concepire il Qof, cioè un nuovo Universo ove funge da guida lo Yod, o pensiero attivo.
L'Arcangelo Binael è padre di tutte le creazioni materiali, di tutte le solidificazioni e cristallizzazioni cosmiche. E' l’Ordinatore dell’Universo nella duplice valenza del termine: di colui che dà ordini e mette in ordine. Trasforma le energie cosmiche (con particolare riguardo a quelle provenienti da Hochmah – Raziel), in Leggi che regolano il funzionamento dell’Universo. Le stesse leggi richiederebbero agli uomini comportamenti conformi, durante l'esistenza incarnata, tuttavia una gran parte di umanità non è in grado di ascoltare questa voce e di agire secondo l'interesse del tutto. La semplice non-osservanza di norme incomprese (che sarebbero ben più comprensibili, se ciascuno percepisse sè stesso non come "isolato", ma come parte di un Tutto), provoca così rovesci e contrarietà di ogni specie, nella vita in corso ma proiettati anche in quelle a venire. La nostra Vita attuale fa seguito a incarnazioni precedenti e quando, alla sua conclusione, la sintesi di ciò che siamo divenuti torna alla soglia di una nuova incarnazione, non solo questo Arcangelo determina le future regole di Vita, ma stabilisce linee volte a rettificare in seno alla nostra natura ciò che non è in armonia con la Legge (cosmica, naturale, logica e razionale).
Egli accorda dunque a ciascuno lo Spazio-Destino ove saranno vissuti i drammi della sua nuova vita, facilitando il ritorno alla Legge ove questa sia stata violata. I suoi doni sono illuminazione, iniziazione, maturazione interiore.
Ma come Binael istituisce la Legge, consente anche a chi ne fa richiesta di capire il funzionamento della Macchina Cosmica: se invocato indicherà dunque come agire e mostrerà la direzione da intraprendere e i veri significati delle cose.
A differenza dell'Arcangelo RAZIEL, che accorda questa Conoscenza per Illuminazione, cioè in virtù di una rivelazione improvvisa, Binael traccia però strade che esigono studio e riflessione.

CORO ANGELICO
Binael governa il Coro degli Angeli TRONI
Portatori della Giustizia (e, chiaramente, del trono) di Dio. Questi Angeli sovrintendono alla corretta collocazione nello spazio e nel tempo dell’elemento creato.


sabato 18 dicembre 2010

Arcangelo RAZIEL e Coro degli Angeli Cherubini

POTENZA DELL'AMORE E DEL SAPERE
A CAPO DEL CORO DEGLI ANGELI CHERUBINI
La sede di Raziel, Potenza dell'Amore e del Sapere, è la seconda Sephira, o Turbine URANO - HOCHMAH.
Raziel significa "Dio è il mio 
piacere".
Questo Arcangelo ispira infatti il piacere
 del cercare e conoscere Dio.
Il cammino verso la Conoscenza di sè ha lo scopo di condurci a comprendere l' "Uno".
L'Amore dominato dall’Arcangelo Raziel ci porta a desiderare l’Unità e dunque a trovare diletto nella ricerca spirituale stessa. All'apice della Gerarchia angelica,
L'Arcangelo Metatron
rappresenta la Volontà "totale" e invisibile che sta all’origine e alla fine di tutte le cose; ma quando tale Volontà deve essere manifestata nel concreto si esprime attraverso l'energia di Raziel, che ha il volto dell’Amore e della Saggezza. La sua energia dà all'uomo la
 conoscenza che si ricerca davanti ai misteri: dalle risposte che chiediamo
sulla causa di una 
malattia o di un comportamento autodistruttivo, fino a quelle sulle
verità universali.
Secondo la Tradizione, quando, dopo la caduta dall’Eden, Adam (cioè l'umanità) 
andò incontro alla malattia Raziel gli offrì il libro delle erbe e delle ricette medicinali.

Questo Arcangelo, che applica visibilmente la Volontà invisibile, rappresenta per gli esseri umani l’aspetto comprensibile e rivelatore di Dio, colui al quale dobbiamo scoperte di portata essenziale.
E' nemico dell'ignoranza che calpesta le regole cosmiche e la sua energia è volta a vanificare tutto ciò che ostacola l’Opera Divina e intralcia l'evoluzione umana.

Ma il percorso umano verso la Conoscenza può essere faticoso e doloroso. Nella pulsione d'amore a elevarci verso l’Alto, infatti, si verifica una frattura tra noi e ciò che si situa in Basso (cioè la base materiale stessa in cui siamo radicati); questa può liberare una forza distruttrice e conflagrare in una crisi che genera sofferenza.
Eppure, al di là delle apparenze, questa sofferenza può non essere solo un "male", ma la spia di un bisogno più profondo: appunto la conseguenza di una spinta di elevazione in rapporto al livello più materiale nel quale ci si trova immersi. Su tale piano Raziel può rappresentare, certamente, anche un aspetto distruttore; ma solo di tutto ciò che è ingannevole perché multiplo: perverso in quanto oscura la percezione dell'Unità.
In un certo senso, allora, l’oscurità converge sull’Oscurità proprio perché riemerga la Luce. Invocato, Raziel facilita questo percorso illuminando la strada: guida, accordando Saggezza e Sapere, e induce ad applicare
, con Amore, in seno alla Società,
le conoscenze acquisite attraverso le proprie personali esperienze di sofferenza. Egli è infatti l’Iniziatore, la scintilla permanente destinata un giorno ad accendere la nostra Coscienza; lo strumento vettore dei desideri di conoscere, colui che li orienta e infonde in essi la Volontà.
Come tale ha anche il compito di donare la ricompensa provvidenziale allo sforzo dei ricercatori. Invocandolo, chi è alla ricerca della Conoscenza la otterrà, purché dotato di un'aspirazione sincera e morale.
Quando poi si ottiene, il dono di conoscenza di Raziel non si palesa mediante l’intelligenza attiva del Pensiero, ma si esprime nella rivelazione intuitiva diretta e improvvisa, è cioè con
il dono di una rivelazione o dell'illuminazione mistica.

Raziel esorta a utilizzare l’intuito per porsi in sintonia con la
 Coscienza Superiore che sta oltre gli
 insegnamenti verso cui si è attratti. 
La sua azione fa sì che significato e sentimento generino una vibrazione potente 
nel corpo e nella mente: una risonanza tale da aprire il cuore e fare sperimentare direttamente la conoscenza, 
l’armonia e la verità per
 risvegliarsi completamente. Invita ad agire, anche, mentre si accetta di
 collaborare al disegno divino; invita a chiedere di venire ispirati attraverso l'arte, tramite idee originali e pensieri puri,
 man mano che si compongono i tasselli
 del mosaico personale che mostrerà il quadro della propria meta finale.

Raziel offre il suo aiuto potente nel percorrere tutte le strade di meditazione.
Il triplice percorso suggerito dai mistici Esseni (corrente ebraica purista manifestatasi nel periodo di Gesù) è fra gli esempi più completi: esorta infatti ad
 aprirsi alla conoscenza anche con la meditazione e la contemplazione,
 non solamente immagazzinando nuovi dati
 nella memoria. La Fonte 
interiore, eterna e immutabile, del Sapere, e l'approfondimento delle sue implicazioni, si attinge combinando le tre vie riconosciute di:
1.
 Intuito, la via seguita dai mistici;
2. Natura, la via seguita dagli scienziati;
3. Arte e cultura, la via seguita dagli artisti e dai letterati.
CORO ANGELICO
Raziel governa il Coro degli Angeli CHERUBINI
Cherubini significa 'Coloro che Pregano'; sono Angeli ritenuti, in alcune Tradizioni, i custodi dell'Arca dell'Alleanza e delle porte del Paradiso. Ricevono l'onda del Pensiero Divino, e la forza per realizzarlo, direttamente dai Serafini, che sono entità più 'statiche', e delle quali essi rappresentano, come organizzatori e distributori, l'elemento dinamico.