perché il semplice saperlo è un seme; se il terreno è pronto una verità che lo incontra vi si annida e inizia a germogliare

Nel nome del Signore, Dio d’Israel, sia Michael alla mia destra, Gabriel alla mia sinistra, dinanzi a me Uriel, dietro a me Raphael.

E sopra la mia testa la divina presenza di Dio. (preghiera ebraica)

sabato 12 marzo 2011

Haiaiel, angelo 71, dei nati fra l'11 e il 15 marzo


Haiaiel, o Haiayel, o Hayiya’el, è il 71esimo Soffio, settimo raggio angelico nel Coro lunare degli Angeli Angeli guidato dall’Arcangelo Gabriele, nel quale governa le energie di Mercurio. Il suo elemento è l'Acqua; ha domicilio Zodiacale dal 20° al 25° dei Pesci ed è l’Angelo Custode dei nati fra l'11 e il 15 marzo. I sei Angeli Custodi dei Pesci, collettivamente, fanno dei loro protetti creature di speciale sensibilità: grandi sognatori, ma non privi di senso della realtà, sono amabili, emotivi, ispirati, generosi, servizievoli e, quando sono realizzati, sanno sempre collaborare istintivamente, con ogni azione quotidiana, all'Opera Divina.
Il nome di Haiaiel significa “Dio signore dell'universo”.

Il dono dispensato da Haiaiel è la MOTIVAZIONE, con le Armi per le battaglie spirituali.
I suoi protetti sono combattenti idelisti che utilizzano le armi spirituali per azionare il soffio divino e modulare con esso l'avvenire. Secondo la Kabbalah il Nome "Hayai" dona preveggenza e perfino profezia, intesi come strumenti per comprendere e trasformare il male. Haiaiel concede ai suoi protetti una lucidità penetrante che consente loro di distinguere subito, senza sbagliare, il Bene dal Male, il Vero dal Falso. Saranno così persone libere e intelligenti, attive, impegnate, che impostano la vita verso traguardi di liberazione da condizionamenti e schiavitù. Fra le principali funzioni di Heiaiel c'è anche la fratellanza. Dice Haziel che egli ha il compito di "tramutare gli amici in fratelli: Amico è colui che pensa come noi, Fratello è una persona che aspira ad agire in analogia alle nostre azioni. (...) Quest’ Angelo, infatti, plasma nel cuore delle Donne e degli Uomini la matrice, il modello stesso della Fraternità, anche se in prosieguo di tempo questa idea/forza verrà tradita o finirà per affievolirsi. L’Angelo infatti ottimizza l’energia da Lui elargita, ma spetta sempre alla Volontà Umana trarne profitto oppure ignorarla. Si badi: se l’Uomo prende (comprende) la giusta dose di energia necessaria al suo successo, ma la sperpera in attività oziose o perverse, l’energia angelica, benché celeste, scivola verso l’Abisso. In tal caso, spetterà agli Angeli di Quaggiù (ovvero dell’Abisso), fargli assorbire (in senso inverso, cioè dal Basso verso l’Alto) l’energia originariamente offerta"; in questo senso anche l'opera delle Tenebre collabora al ritorno alla luce, pur stabilendo metodi dolorosi, perché la comprensione delle cause-effetto che li determina serve a sua volta a far ritrovare la strada. Quest'angelo domina anche tutto quello che ha a che fare con gli eserciti e le professioni militari, e dunque anche con il ferro (perciò la siderurgia); anche se non lavorerà in questi ambiti, la persona sotto la sua influenza sarà capace di rigorosa disciplina e "militerà al servizio delle proprie idee potendo contare su numeroso seguito. La sua missione consisterà nel liberare il Pensiero degno di essere conosciuto". La protezione di Heiaiel, infine, vanifica complotti e macchinazioni: invocandolo, chi è vittima di ostilità e inganni non dubiti che otterrà protezione contro le cattive intenzioni e il dissolversi delle loro conseguenze. Allo stesso modo, i nati sotto questa influenza che si lasceranno dominare dall'energia avversa potranno cedere a metodi scorretti basati sull'inganno.
Haiaiel secondo Sibaldi
Dice Sibaldi che in ogni protetto di Hayiya’el c'è "un’affinità profonda con i cavalieri medievali; con Lancillotto, con i templari: cuori corazzati, stracolmi di energie spirituali e presi dall’ansia di farle irrompere e trionfare nel mondo di tutti, in quel complicato «bosco», come scriveva l’Hayiya’el Torquato Tasso:
[…] dove cotanti son fantasmi ingannevoli e bugiardi.
Vincerai (questo so) mostri e giganti,
pur ch’altro folle error non ti ritardi.
(Gerusalemme liberata XVIII, 10).
La doppia yod nel Nome dell’Angelo sarebbe appunto il geroglifico dei «fantasmi ingannevoli e bugiardi», dell’eccessiva attenzione che la gente tributa di solito a ciò che esiste già da troppo tempo, e che rischia di soffocare le esigenze e le nuove scoperte degli spiriti eroici. Gli Hayiya’el non soltanto vedono più in là, ma vorrebbero quell’attenzione per se stessi: sono nati, infatti, per sbaragliare lo status quo, per aprire gli occhi alla gente, liberandola dalle opinioni vecchie o false, per quanto gigantesche possano apparire a chi le vuole sfidare. Era Hayiya’el Percival Lowell, l’astronomo americano che contro tutti i suoi colleghi sostenne l’esistenza di un nono pianeta nel sistema solare, e solo diversi anni dopo la sua morte la scienza gli diede ragione". Ma, soprattutto, era un Hayiya’el Albert Einstein, che diede l'avvio a una rivoluzione nella fisica che potrebbe rivoluzionare la percezione del mondo. Non solo scosse tutte le certezze della fisica dei suoi tempi con la scoperta della relatività, ma stupì anche "per i suoi modi ribelli e il suo rigore morale (si rifiutò di collaborare al progetto di una bomba atomica). Non meno cavalleresco nel battersi contro ciò che agli occhi dell’anima è male, e a cui la maggioranza non sa ancora o non sa più opporsi, fu l’Hayiya’el Cesare Beccaria, che nel Settecento aveva proclamato la necessità morale di abolire la pena di morte; o anche Gabriele d’Annunzio, quando nel 1918 volò sopra Vienna e la bombardò di volantini per esprimere il suo sdegno contro gli attacchi aerei alla popolazione civile; o quando nel 1938, alla stazione di Verona, attese Mussolini che tornava da Monaco e lo rimproverò pubblicamente per la sua decisione di allearsi con Hitler. Ottima cosa sarà dunque, per un Hayiya’el dei giorni nostri, scegliersi una professione che possa munirsi di contenuti ideali, e che implichi coraggio: dal tutore dell’ordine all’educatore, dal giornalista al leader politico. (...) anche in nome di valori che a qualcun altro potrebbero apparire retorici, ma che ai protetti di questo Angelo portano sempre fortuna". Invece non tutti seguono le loro inclinazioni; quei nati Haiaiel che non trovano (o non osano farlo) grandi ingiustizie contro cui combattere possono essere persone caratterizzate da ostentazione o irritabilità inconcludente. "L’irritabilità scatta in tutte quelle situazioni in cui le convenienze impongano loro di dar ragione a chi, a loro parere, non ce l’ha: aspre, per esempio, sono le sofferenze interiori di un Hayiya’el che lavori nel commercio, e debba per forza assecondare i clienti, o che in ufficio sia costretto, per ragioni di carriera o anche soltanto di buona convivenza, ad adattarsi ai superiori. Dentro di sé è straziato dallo sdegno, e quanto più prova a nasconderlo, tanto più sicuramente diverrà intrattabile a casa e, a lungo andare, depresso, e nel peggiore dei casi (quando proprio sentirà di non aver più scampo) anche cinico, gelido, autodistruttivo o addirittura crudele e ingiusto lui stesso, per disperazione.
La tendenza all’ostentazione – negli atteggiamenti, nel vestire, in genere nello stile di vita – è un po’ più gradevole: il buon gusto, o eventualmente il gusto strano, o lo snobismo, possono diventare per gli Hayiya’el una maniera di evidenziare la differenza tra sé e la massa, e di sfidare ancor sempre le abitudini e l’inerzia di quest’ultima. E si avverte chiaramente, guardandoli, la componente aggressiva della loro disinvoltura: la provocazione più o meno sottile, l’intimidazione, quasi, che ne trapela. In D’Annunzio questi tratti erano brillanti, ironici; in Giovanni Agnelli (erede di una dinastia, e perciò predeterminato nelle sue scelte: condizione molto amara per un Hayiya’el) era più arida, sprezzante e venata, sempre, di fiele. L’Hayiya’el Jerry Lewis, dal canto suo, la prese sul ridere: ebbe cioè l’idea di portare all’estremo questa tendenza a mettersi in posa, e di parodiarla e stravolgerla fino a rendere il suo personaggio allegramente mostruoso (...) anche quello un modo per dar forma al problema più profondo degli Hayiya’el, alla prima ragione di tutte le loro tensioni: la sproporzione che avvertono, in se stessi, tra la vastità dello spirito e i limiti della materia, del corpo, della condizione umana". Infatti questi nati non sentono il bisogno di essere giustizieri a causa di qualche segreto senso di colpa, il loro slancio non haniente di personale: "attraverso di loro si manifesta invece una specie di urgenza dell’evoluzione, infastidita dal fatto che tanto il corpo umano quanto il corpo sociale non si siano ancora messi al passo con ciò che l’anima già vede e ha in sé. Di se stessi, in realtà, importa a loro molto meno di quel che sembra: si sentono strumenti e si trattano come tali; se curano molto il proprio aspetto, lo fanno come un padrone affezionato che lustri il proprio cavallo; e anche quando guardano nella propria coscienza, è sempre e soltanto per controllarne i riflessi, e non certo per esplorare i meandri delle problematiche psicologiche. Ciò che per noi è l’«io», per loro (quando sono davvero se stessi) costituisce soltanto il luogo dove alloggiare gli elaboratori di dati per le prossime nobili imprese da compiere". I protetti dall'angelo Haiaiel, se si sintonizzano davvero con lui, attuano così il messaggio insito nel geroglifico del suo Nome: La mia anima brama di manifestarsi.
Qualità di Haiaiel e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità sviluppate da Haiaiel sono intelligenza, coraggio, generosità, elevatezza morale, disciplina, spirito attivo ed energico; originalità, molteplicità e profondità di pensiero. Egli dona protezione totale dei beni e delle persone fisiche, possibilità di brillanti carriere nell’ambito militare o dell’industria siderurgica. Concede favore nella trasmissione delle idee attraverso i mezzi di comunicazione. L'Angelo dell'abisso a lui contrario si chiama Elaton e rappresenta il fallimento professionale. Ispira il tradimento e diffonde la discordia, sia tra gli individui sia tra i popoli, le liti fra fratelli; causa criminalità, oppressione, sofferenze emotive legate a questi eventi.
Meditazione associata al Nome: ricreare il futuro in ogni istante
La meditazione associata a Haiaiel si chiama "profezia e universi paralleli", e suggerisce con ciò che la 'profezia' non è vedere un futuro rigidamente prestabilito: la rigida predestinazione infatti non esiste, perchè agendo sul presente noi possiamo ri-creare il futuro in ogni istante. Secondo la Kabbalah, questo Nome fornisce lo strumento meditativo più efficace per agire sul proprio mondo e verso l'esterno innescando circoli virtuosi.
Meditazione: ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: per il potere di questo Nome ricevo il dono della profezia: con l'elevazione della mia coscienza ottengo il potere di entrare in un nuovo universo di trasformazione e di luce.
Esortazione angelica
Haiaiel esorta a mettere in atto i propri impulsi creativi, con piena fiducia che l'energia angelica sosterrà con favore tutti i progetti che lo meritano.

Giorni e orari di Haiaiel
Se sei nato nei giorni di reggenza di questo angelo, Haiaiel è sempre in ascolto per te; ma in particolare le sue energie si schiudono nelle date del tuo compleanno e negli altri 5 giorni che ti sono dati dal calcolo della Tradizione. Suoi giorni di reggenza sono anche: 7 gennaio, 19 marzo, 1 giugno, 15 agosto, 27 ottobre; ed egli governa ogni giorno, come "angelo della missione", le energie dalle h. 23.20 alle 23.40. Assiste perciò, in particolare, anche i nati in questi giorni e in questo orario, in qualunque data di nascita, ed è questo l'orario migliore in cui tutti lo possono invocare. La preghiera rivolta specificamente a Haiaiel è il 30° versetto del Salmo 108: Confitebor Domino nimis in ore meo: et in medio multorum laudabo eum (grandemente ringrazierò il Signore con la mia bocca, in mezzo a molti lo loderò).

Corrispondenze con le simbologie degli Arcani maggiori
A ciascuna delle 22 lettere ebraiche sono associati dei numeri, dunque ad esse possono venire associate anche corrispondenze con le relative simbologie dei 22 Arcani maggiori dei Tarocchi; questo può essere interessante per chi desidera interrogare questi simboli sul solo piano di vero interesse: quello cioè dell'introspezione psicologica. Mentre le lettere ebraiche si leggono da destra a sinistra, però, i corrispondenti Tarocchi vanno letti da sinistra a destra. In questo caso, dunque la radice (he-yod-yod) di questo Nome (invertendo la lettura delle lettere della radice) risponde alla configurazione: "la Ruota - la Ruota - il Papa"

da cui la riflessione interiore che nasce dalle domande poste da questi arcani: chiede il Papa: che cosa comunico agli altri e con quali mezzi? ho un ideale? chiede due volte la Ruota (il ciclo del mutamento): che ciclo si è concluso, cosa devo cambiare? quali sono le mie opporunità? cosa mi aiuta? cosa sto ripetendo? quale enigma emozionale mi blocca?
CORI DI APPARTENENZA E ARCANGELI DI INFLUENZA
Rimando infine al Coro e alle energie arcangeliche che dispensano influenze ai nati fra l'11 e il 15 marzo. L'angelo Haiaiel appartiene al Coro degli Angeli Angeli guidato dall'Arcangelo Gabriele. Questa decade in particolare (11-20 marzo) e il segno dei Pesci nel suo complesso cadono entrambi sotto il potente influsso dell'Arcangelo Metatron.
Con questi link vi reinvio a tali entità angeliche: i nati in questi giorni sono invitati a consultarle, insieme a quella del loro Angelo Custode Haiaiel. Infatti anche le energie di questi Arcangeli sono al loro fianco. Infine bisogna ricordare che una specifica influenza sulla persona è esercitata anche dall'Angelo che aveva reggenza nell'orario della nascita.
Cambiando argomento
Cambiando argomento, ma non troppo, i "santi laici" di questi giorni sono Francesco Lorusso e Martino Traversa, attivisti politici; e Sergio Ramelli, studente.


15 commenti:

  1. 14 marzo 1975 questa pagina è bellissima. GRAZIE

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  2. 14 marzo 1968; leggendo questa pagina mi sono molto appassionata al mio Angelo con il quale cerco continuamente un contatto. Mi ritrovo molto nelle caratteristiche di chi è nato sotto al sua protezione. Grazie per aver reso disponibile questo materiale, peraltro in forma così completa e gradevole.
    Angela

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  3. 12 marzo 1968; con la riflessione su queste parole e racconti ho capito, TUTTI i problemi che ho avuto, ringrazio ch le ha scritte ma soprattutto Dio che gli ha dato la possibilità di farlo...grazie.

    Diego

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  4. 12 marzo, lavoro come educatrice ma da un po' di tempo a questa parte non riesco più ad accettare questa mia professione..
    Mio padre è fabbro...

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